Chi siamo
Il Teatro Città Murata nasce nel 1977 a partire dalle esigenze espresse dal teatro di base, caratterizzate da un impegno preciso che investiva tutti i soggetti e in particolare quelli mai toccati dalla cultura ufficiale, in questo senso sono anzitutto i ragazzi i privilegiati dal discorso teatrale ed è in questo ambito che nascono i primi spettacoli del gruppo.
Tra gli spettacoli più rappresentativi dello stile che si va via via delineando attraverso una drammaturgia originale e spiccatamente anti-televisiva è d'obbligo menzionare L'isola di A, ispirato al capolavoro di Elsa Morante e Prima che il gallo canti, tratto da una novella di Cesare Pavese, (premio IDI 1995 per la regia a Marco Baliani). Si va consolidando lo stile della compagnia con la conferma della narrazione come metodologia drammaturgica e con la creazione di un repertorio qualificato nell'ottica di un teatro totale che scavalca il confine delle fasce d'età per parlare direttamente alle emozioni di tutti.
Con Gioco al massacro (finalista Premio ETI nel 1998) testo e regia di Bruno Stori prosegue una parabola tematica sull'ansia di fuga e sul disagio sociale e giovanile intesi come necessità di un orizzonte multidimensionale aperto alla ricchezza della vita, senza muri né destini segnati. La compagnia in questo percorso si affida per la sua maturazione anche dell'apporto di registi come Luciano Nattino, Marco Baliani e Bruno Stori. Di pari passo, molto importante è stato il discorso sulla formazione di una nuova generazione di professionisti alla quale la compagnia si è sempre dedicata con una serie di corsi, laboratori e stages e che si è concretizzata, alla fine degli anni novanta , con la realizzazione di progetti spettacolari che hanno visto al centro della produzione gli elementi giovani più interessanti come ad esempio Fiumana.
Successivamente con La guerra dei bottoni, (finalista al premio ETI nel 2002) e Pinocchio scritti e diretti da Giuseppe Di Bello, Riccardo Riccardo Riccardo testo e regia di Bruno Stori e Giulio Molnar, all'inizio degli anni 2000 hanno coerentemente continuato il percorso intrapreso con una maggiore attenzione sui lati ironici dell’esistenza umana.
Chiusa la cooperativa nel 2004 la compagnia ha continuato come ditta individuale proponendo altre creazioni come Giuggiole (3 menzioni al Premio Stregagatto) con la regia di Giulio Molnar che ha dischiuso nuove strade alla compagnia aprendola al mercato europeo
Il Racconto della Tavola rotonda e il Principe e il povero hanno consolidato il fisiologico ricambio generazionale con le regie di Stefano Andreoli e di Marco Continanza nel Prometeo e in I tre capelli del diavolo. Nel 2009 viene prodotto Chiamatemi Cyrano gustosa rivisitazione per ragazzi del capolavoro di Rostand e La quinta stagione testo di Mario Bianchi e regia di Roberto Abbiati.
Di pari passo è stato avviato un progetto didattico dedicato ai ragazzi nei teatri di tradizione per una riscoperta del luogo teatrale come momento magico dove il teatro si manifesta in tutta la sua completezza (Nell’Antro del Teatro, Il grande teatro del mondo, Verranno a te sull’aure, Alla corte del Prof.Propp) che ha avuto notevole successo ed è stato portato in diversi e autorevoli teatri italiani.
Nel 2016 al festival La città dei ragazzi di Vimercate presentata la nuova produzione Figurini .
Tra gli spettacoli più rappresentativi dello stile che si va via via delineando attraverso una drammaturgia originale e spiccatamente anti-televisiva è d'obbligo menzionare L'isola di A, ispirato al capolavoro di Elsa Morante e Prima che il gallo canti, tratto da una novella di Cesare Pavese, (premio IDI 1995 per la regia a Marco Baliani). Si va consolidando lo stile della compagnia con la conferma della narrazione come metodologia drammaturgica e con la creazione di un repertorio qualificato nell'ottica di un teatro totale che scavalca il confine delle fasce d'età per parlare direttamente alle emozioni di tutti.
Con Gioco al massacro (finalista Premio ETI nel 1998) testo e regia di Bruno Stori prosegue una parabola tematica sull'ansia di fuga e sul disagio sociale e giovanile intesi come necessità di un orizzonte multidimensionale aperto alla ricchezza della vita, senza muri né destini segnati. La compagnia in questo percorso si affida per la sua maturazione anche dell'apporto di registi come Luciano Nattino, Marco Baliani e Bruno Stori. Di pari passo, molto importante è stato il discorso sulla formazione di una nuova generazione di professionisti alla quale la compagnia si è sempre dedicata con una serie di corsi, laboratori e stages e che si è concretizzata, alla fine degli anni novanta , con la realizzazione di progetti spettacolari che hanno visto al centro della produzione gli elementi giovani più interessanti come ad esempio Fiumana.
Successivamente con La guerra dei bottoni, (finalista al premio ETI nel 2002) e Pinocchio scritti e diretti da Giuseppe Di Bello, Riccardo Riccardo Riccardo testo e regia di Bruno Stori e Giulio Molnar, all'inizio degli anni 2000 hanno coerentemente continuato il percorso intrapreso con una maggiore attenzione sui lati ironici dell’esistenza umana.
Chiusa la cooperativa nel 2004 la compagnia ha continuato come ditta individuale proponendo altre creazioni come Giuggiole (3 menzioni al Premio Stregagatto) con la regia di Giulio Molnar che ha dischiuso nuove strade alla compagnia aprendola al mercato europeo
Il Racconto della Tavola rotonda e il Principe e il povero hanno consolidato il fisiologico ricambio generazionale con le regie di Stefano Andreoli e di Marco Continanza nel Prometeo e in I tre capelli del diavolo. Nel 2009 viene prodotto Chiamatemi Cyrano gustosa rivisitazione per ragazzi del capolavoro di Rostand e La quinta stagione testo di Mario Bianchi e regia di Roberto Abbiati.
Di pari passo è stato avviato un progetto didattico dedicato ai ragazzi nei teatri di tradizione per una riscoperta del luogo teatrale come momento magico dove il teatro si manifesta in tutta la sua completezza (Nell’Antro del Teatro, Il grande teatro del mondo, Verranno a te sull’aure, Alla corte del Prof.Propp) che ha avuto notevole successo ed è stato portato in diversi e autorevoli teatri italiani.
Nel 2016 al festival La città dei ragazzi di Vimercate presentata la nuova produzione Figurini .